martedì 23 agosto 2011

Disco Zombies - Eps (Retrospettiva)

Quella dei Disco Zombies è una storia breve consumata tra le macerie ancora calde del punk rock britannico. Nel 1979, a soli due anni dalla sua esplosione, una nuova linfa scuote il genere, diverse sonorità si intrecciano ai semplici tre accordi e una rabbia accecante, figlia della disperazione più intimista, prende il sopravvento oltreoceano. I Disco Zombies si inseriscono in questo contesto pubblicando il primo Ep, Drums Over London, sulla scia del punk rock più classico sperimentato fino a quel momento. Londra aveva bruciato, Londra stava chiamando e alle sue strade, alle sue ragazze si dedicavano canzoni e ninna nanne. Era una città che rappresentava le sue debolezze in maniera idilliaca, dove potevi prendere i suoi limiti e scuoterli incurante della felicità che non avresti visto. Londra era come quel vecchio poema di Larkin, dove il triste bibliotecario sedeva sul treno in folle corsa, guardando la libertà ballare dal finestrino e nell'attesa di una pioggia di frecce doloranti, pronte a trafiggerlo e ridargli la vita. Una pioggia che si aspetta invano e che si allontana sempre più. Così, in quella Londra piena di contraddizioni e attese potevi shockare l'uomo comune e udire la marcia di stivali nazionalisti con il loro seguito di fiamme. I Disco Zombies si mettono in una posizione scomoda e scrivono il loro manifesto anthem contro il National Front prendendo le veci di un vecchio razzista. Con un ritmo martellante pronto ad aggrapparsi alle vostre sinapsi sbeffeggiano l'inefficienza e la mediocrità del partito ultraconservatore, affogando il tutto in un retrogusto pop. Se il b-side “Heartbeats Love” non glorifica in toto l'ep, il successivo lavoro “The Invisible Ep” esprime al meglio il potenziale della band. “Top of The Pops” è il primo singolo che, con un occhio di riguardo verso band come i Vibrators, regala due perfetti minuti di quel sound catchy già espresso con Drums Over London. Il tiro non cambia nei successivi tre brani con le loro strutture perennemente in bilico tra melodie pop e appiglio punk, sostenute da un basso solenne e forzatamente ripetitivo. Entra in gioco il 1980 e la band ne risente : l'ultimo ep “Here Come The Buts” si distacca da ciò che era stato fatto e rispolvera influenze post – punk alla Joy Division. Echi di “She's Lost Control” sono seminati qui e là nell'a-side, mentre il retrodisco “Mary Millington” si riapproppria dei ritmi dei precedenti ep con un risultato mediocre che non riesce mai a decollare. La storia dei Disco Zombies si interrompe qui, breve ma non fulminea, impressionante ma non indimenticabile. Ci lasciamo alle spalle una band che era sul treno giusto ma non ha mai avuto il coraggio di fermare la corsa e scendere a ballare.

1 commenti:

Dan ha detto...

No need to share, complete Disco Zombies being reissued on vinyl/download compilation from Acute Records in late September. More new soon.

http://www.acuterecords.com

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